La storia di Vicolo del Pavone editore inizia a Piacenza nel 1984, in Via Romagnosi 80. Forse, anzi, inizia ancora prima, nel 1962, nella stessa città, quando il primo numero dei "Quaderni Piacentini" viene stampato a ciclostile sotto la direzione di Piergiorgio Bellocchio. Il sottotitolo in prima pagina recita "a cura dei giovani di sinistra" e in 16 pagine si delineano le caratteristiche che faranno la fortuna dei "Quaderni": l'attenzione per le problematiche locali, unita a un tono fresco e anticonformista con cui si affrontano mutamenti sociali e tematiche di costume. L'ultimo numero dei "Quaderni Piacentini" esce nel 1984, lo stesso anno in cui nasce Vicolo del Pavone Editore, che nel 1985 pubblica il suo primo periodico, "Diario", diretto dallo stesso Piergiorgio Bellocchio e quasi un seguito dei "Quaderni". Vicolo del Pavone è una cooperativa editrice il cui primo Presidente è Oreste Franchi, che approda a Vicolo del Pavone dopo alcuni anni alla Tipografia Editrice "La Nazionale". A "Diario" seguiranno "Studi Piacentini" diretta da Angelo del Boca, rivista ufficiale della ISREC (Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Piacenza), "Kamen" , rivista di poesia e filosofia fondata da Amedeo Anelli, "Bioetica" e, dal 1994, "Città in Controluce", periodico di sociologia e urbanistica diretto da Giampaolo Nuvolati, che analizza la città di Piacenza tracciando un collegamento tra i suoi spazi e le sue dinamiche sociali.
In parallelo alla pubblicazione dei periodici, Vicolo del Pavone è stata impegnata nella promozione culturale, allestendo mostre e spettacoli e organizzando dibattiti pubblici e conferenze su tematiche di carattere politico, culturale, economico e sociale.
Nel corso degli anni, amplia il proprio catalogo letterario, includendo opere narrative e poetiche di autori noti a livello locale o nazionale; tra i più famosi, compaiono Alda Merini e Nello Vegezzi. Proprio per meglio facilitare la discussione e l'incontro in un luogo comune, nel 1999 la cooperativa editrice si trasferisce in via Giordano Bruno, dedicando una grande sala della nuova sede all'organizzazione di eventi e incontri pubblici.
Oggi Vicolo del Pavone, oltre all'impegno verso il patrimonio storico, artistico e memorialistico locale e nazionale, ha accumulato varie e multiformi esperienze che le hanno permesso uno sviluppo aperto agli argomenti più ampi, che possono offrire ad ogni lettore i binari da cui partire per qualsiasi viaggio, reale o immaginato.